venerdì 24 aprile 2009

adieu, mon amour

Il sentimento dell' amore è stato minato ed infine distrutto dalle pretese avanzate dai diritti liberali. L' essenza distruttiva, imperativa e annichilitrice d' individualità dell' amore è stata misconosciuta. Dietro la maschera del riconoscimento delle esigenze e delle differenze individuali, si nasconde una disciplina che ha nella separazione e nella riconoscibilità governabile dei soggetti il suo appagamento. Ma la vera differenza irriducibile dell' individuo non sta in tratti e segnature distintive che lo assegnino una volta per tutte ad una soggettività dominabile; la sua autentica libertà è invece quella di fondersi e separarsi con le cose, nel mangiarle e distruggerle.
Un sentimento d' amore scevro da ogni spauracchio ed inibitore liberale, si appropria ed assoggetta l' amato, lo nega, lo annichilisce e lo uccide; e non esita neanche un attimo di fronte all' idea che ciò valga anche per esso. Anzi, nel momento in cui l' amante è più violento, creatore e dominatore, deve essere pienamente consapevole che si tratta del punto in cui egli stesso è più assoggettato. "Io sono tuo, tu sei mio". L' amore reciproco è omicidio reciproco. Così la democrazia è salva, ma i diritti individuali dileguano. Si faccia attenzione a riconoscere da chi escono frasi come "io sono libero, non voglio impegnarmi", "non voglio amori impegnativi, invadenti", "non deve darmi troppe noie", "sono giovane voglio solo avventure, voglio i miei spazi e la libertà di fare ciò che fa una persona della mia età"; è la feccia dell' umanità. E se state pensando che le mie siano solo "opinioni", orsù, sintonizzatevi su "the club", o su uno qualsiasi dei reality disponibili sul piccolo schermo. Non credo che continuerete a tenere al riparo da accuse analoghe la porzione residua dell'industria culturale.

Gingko

1 commento:

  1. Un'altra cosa di "the club" che a me sembra assurda è la sfacciata autocelebrazione a cui sono costretti e a cui si costringono tutti coloro che vi partecipano.

    Autocelebrazione egotista che diviene immediatamente grottesca nel momento in cui il soggetto presentato non dimostra alcuna particolare capacità.

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