venerdì 13 febbraio 2009

Gelato al cioccolato, dolce-e-'n-po' salato

Quasi tutti sanno che il dolce dopo il salato e, viceversa, il salato dopo il dolce è il massimo. Ma quando ne sono venuti a conoscenza? Precisamente: quando hanno preso consapevolezza di ciò? Quando hanno acquisito questa nozione?
La questione che mi stuzzica è questa: anche prima di sapere che l'alternanza fra queste due categorie di sensazioni di gusto vi attraeva, già "compivate" questa scelta. E' da quando avevo 6 anni che serbo ricordo di questa abitudine, ma solo a 15-16 anni sono arrivato alla piena consapevolezza di ciò che facevo. Essenzialmente prima lo facevo senza coscienza, il mio corpo si indirizzava verso questo o quell'altro alimento senza farmene rendere conto. Alternavo dolce e salato senza sapere di farlo. Chi decideva per me? Ci si può muovere senza che la mente-pensante diriga? Ed allora la coscienza sorge come? Come osservatore posterierore di un agire spontaneo, incontrollato, un automatismo che prescinde da esso? E come si può pretendere allora che la Coscienza guidi la volontà?
A cosa serve la coscienza?
E l'agrodolce è la perversione maniaca dell'alternanza?

p.s. MAI titolo di un post fu più inquietante...

Nessun commento:

Posta un commento