martedì 21 luglio 2009

Tratto dal dramma "Il Malinteso"

Marta. Non tollero il suo amore e i suoi pianti. Ma non posso morire lasciando in lei la convinzione di essere nella ragione, che l'amore non sia inutile e che tutto questo non sia che un incidente. Perché solo adesso tutto è in ordine. Se ne persuada.

Maria. Quale ordine?

Marta. Quello in cui nessuno si è mai riconosciuto.

Maria (smarrita). Che me ne importa. L'ascolto appena. Il mio cuore è straziato. Non ha più curiosità se non per colui che voi avete ucciso.

Marta (con violenza). Taccia! non voglio più sentire parlare di lui, lo detesto! Non è più nulla per lei. E' entrato nell'amara dimora in cui si è esiliati per sempre. Idiota! Ha avuto quel che voleva, ha ritrovato quello che cercava. Tutto è di nuovo in ordine. Si renda conto che né per lui, né per noi, né in vita, né in morte, esiste patria o pace. (Con una risata di scherno) Perché non si può chiamare patria, mi sembra, questa terra densa, priva di luce, in cui andremo a nutrire animali ciechi.

Nessun commento:

Posta un commento